Una casa per guarire e per crescere – Acqua bene comune

PROGETTO SOSTENUTO CON I FONDI OTTO PER MILLE DELLA CHIESA VALDESE

UNA CASA PER GUARIRE E PER CRESCERE – ACQUA BENE COMUNE

Progetto finanziato da: CHIESA VALDESE con fondi 8×1000 – Bando della Chiesa Valdese 2024

tempi di realizzazione: DATA INIZIO 5 NOVEMBRE 2024 al DATA FINE 30 NOVEMBRE 2025

paese di realizzazione: SIERRA LEONE – GRAFTON-FREETOWN

partner locali: Caritas di Freetown, War Widows for Christ NGO locale, God’s will Children NGO locale, Africa Cooperation Solidarity International Development (AFRICSID) Non-profit – Organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro

il progetto in sintesi: Dotare il pozzo per l’acqua potabile attiguo al centro di accoglienza in costruzione, di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica per il funzionamento della pompa ed in questo modo ottenere minori costi di gestione dell’impianto. Contemporaneamente mostrare concretamente agli abitanti di una periferia di una città africana, le possibilità offerte da tecnologie di produzione di energia da fonti rinnovabili.

beneficiari: – i bambini e le bambine in condizione di particolare emarginazione sociale come gli orfani e i membri di famiglie indigenti; – le donne ed in particolare le vedove che soffrono ancora le conseguenze della guerra civile prima e dell’epidemia di ebola poi; I beneficiari indiretti sono: – i bambini e le bambine della periferia di Grafton, – le famiglie della periferia di Grafton

descrizione: Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio della pompa del pozzo che è già stato realizzato grazie al contributo di un Microprogetto di Caritas Italiana e di una ONG modenese RockNoWar.

L’installazione dell’impianto fotovoltaico si rende necessario, in quanto il quartiere dove si sta realizzando il centro di accoglienza, non ha una fornitura regolare di energia elettrica e quindi attualmente si deve far ricorso ad un generatore alimentato da gasolio con evidenti ricadute negative a livello ambientale, ma nel caso specifico con conseguenze negative anche dal punto di vista economico.

Considerando che il pozzo di fatto è l’unica infrastruttura in grado di offrire acqua potabile in maniera continuativa e sicura non solo per il centro di accoglienza, ma più in generale per il quartiere di Grafton, specialmente per le famiglie più povere, la possibilità di aumentare l’autonomia nella sua gestione diventa un aspetto fondamentale. La presenza poi delle due ONG locali, Associazione War Widows for Christ e God’s will Children, è un elemento di garanzia nella gestione dell’accesso al pozzo e più in generale per la supervisione dell’impianto.

Nello stesso tempo l’installazione di un impianto fotovoltaico nel contesto di una periferia di Freetown, costituisce un potente impatto dal punto di vista culturale. Generalmente, rispetto al tema del cambiamento climatico, sono proprio i poveri a pagare due volte le conseguenze, sia perché la crisi climatica accentua la loro condizione, ma anche perchè non possono accedere a soluzioni alternative e quindi sono costretti per vivere ad usare le soluzioni inquinanti che sono la causa della loro povertà. 

Mostrare concretamente, collegato ad una infrastruttura fondamentale come un pozzo, che esistono tecnologie che allo stesso tempo sono rispettose dell’ambiente e permettono una maggiore autonomia delle comunità locali, è un elemento qualificante della nostra proposta. Per questo prevediamo che insieme alla installazione dell’impianto, vi siano anche dei momenti di vera e propria formazione per spiegare agli abitanti di Grafton cosa sono le fonti di energia rinnovabile, come posso essere prodotte ed in particolare come funziona il sistema fotovoltaico.

Il sito della Tavola Valdese https://www.ottopermillevaldese.org/

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